Farmacista - Formulista
Esperto in fitoterapia
#melaleuca alternifolia
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Melaleuca o Tea Tree
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Chi è?
Imponente e alta circa 6 metri, la Melaleuca alternifolia giunge direttamente dall’Australia in difesa dei cani, segnalando immediatamente il suo arrivo grazie al fortissimo odore che sprigiona l’olio essenziale derivante dalle sue foglie: il Tea Tree Oil. Appartenente alla famiglia delle Mirtacee e parente del Mirto sardo, la Melaleuca è uno dei supereroi più potenti della fitoterapia.
Da non confondere con la Melaleuca leucodendron, chiamata anche Cajeput, ancora un discepolo, visti i suoi poteri di germicida medio e la Melaleuca viridiflora, conosciuta dai nemici anche con la nomea di Niaouli, che svolge un’attività balsamica.
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I Superpoteri
La Melaleuca ha potere antifungino e germicida. Le infezioni cutanee sono dunque il nemico principale con cui deve eternamente sfidarsi, lottando per mettere in fuga dalla pelle funghi e germi. La Melaleuca collabora nella sua opera di bene con l’organismo, aiutandolo a innescare e sviluppare un processo di autoguarigione che esso già possiede.
Se chiedete l’aiuto dei suoi superpoteri, fate attenzione. L’olio essenziale può essere altamente irritante per via interna e dovrà dunque utilizzare le sue capacità con cautela, seppure sia ben tollerata dalle mucose e si possa sollecitare il suo intervento con costanza durante periodi di tempo prolungati.
Il fitocomplesso è costituito da composti organici in particolare il terpinene, l’α-terpineolo, il p-cymene, fenoli e il cineolo conosciuto anche come eucaliptolo.
Dove trovarla
L’orecchio del cane è il microambiente principale dove la Melaleuca svolge il suo lavoro, agendo in caso di otite per combattere i saprofiti che lo attanagliano, proliferando a causa di reazioni avverse all’alimentazione. La troverete dunque nel nostro FORZA10 Oto Active, pronta a passare all’azione. I suoi poteri sono tuttavia impiegati anche nel nostro FORZA10 Anatopic Active e nella Linea Ecobio fitocosmetica.
Le imprese
Nel 1770 il capitano Cook, celebre esploratore britannico, attraccò in Australia. Qui, nello strenuo ardore della scoperta, attraversò una vegetazione fitta di arbusti odorosi e venne a contatto con i nativi del luogo, scoprendo che essi utilizzavano le foglie di quelle piante per alleviare e favorire la cura di abrasioni, punture e ferite. Il capitano le sfruttò per farne un succedaneo del thè, da qui l’odierno nome di Tea Tree Oil, fondamentale per lui e per i suoi marinai per proteggersi da gastroenteriti e problemi di vario genere, tranne i pirati.